
È nostro dovere professionale creare le condizioni affinché’ ciascun talento possa esprimersi in tutta la sua potenzialità’. Occorre sottolineare che l’approccio metodologico non crea il talento ma lo accompagna.
È il metodo, quale strumento flessibile, che deve adattarsi all’unicità di qualsiasi tipo di talento (giocatore).
Il pensiero che sta alla base del nostro approccio metodologico parte dal presupposto che tutto ciò che accade al giocatore nella prestazione, quindi nel gioco, dia una risultanza tecnica, che definiamo ‘efficacia tecnica’.
Tale efficacia è determinata dall’interazione tra gli aspetti tattici, fisico-atletici, emotivi, mentali e relazionali che, interagendo tra di loro, ci permettono di dire rispetto alla sua performance in gara se abbia o no giocato bene, secondo il nostro modello prestativo che come detto ha principalmente una finalità formativa.
Detto ciò, appare chiaro come tutte le componenti debbano essere tenute in considerazione nella progettazione, nella realizzazione e nella successiva riprogettazione delle proposte di lavoro.
Tale progettazione deve essere continua e deve tener conto di ciò che osserviamo nel giocatore, nel gioco e quindi nel contesto in cui esso agisce.
A tal proposito ci siamo dotati di un Coordinamento guidato Edgardo Zanoli che ha lo scopo di far dialogare in modo partecipativo e costruttivo tutti gli staff e tutte le Aree del Settore Giovanile, con l’intento di condividere le linee di intervento generali ma anche di dare loro la possibilità di esprimere il proprio pensiero e dare il proprio contributo rispetto allo sviluppo dell’approccio metodologico.
I temi discussi possono essere proposti dallo stesso Coordinamento, dagli staff o da un singolo componente.
Il termine Coordinamento identifica, sia il dispositivo di lavoro, sia le persone che lo compongono, nello specifico il Coordinatore tecnico, il Responsabile dell'Area Atletica ed il Responsabile del Settore Giovanile.
Programma di lavoro nel corso della settimana tipo riferito all’Attività Agonistica (da U19 a U15)
- LUNEDÌ: l’Area Video1 analizza le gare riprese nel weekend e prepara le clip su cui lavoreranno gli allenatori, con le squadre e i giocatori, ed il Coordinamento.
- MARTEDÌ
- Mattina: visione e analisi delle clip delle partite con gli staff delle squadre. Clip proposte dal coordinamento, dalle singole aree o dagli allenatori.
- Pomeriggio: allenamento.
- MERCOLEDÌ
- Mattina: vengono discussi vari argomenti, tecnici, tattici, atletici, mentali, relativamente alle nostre squadre e ai nostri giocatori. Gli argomenti sono proposti dal Coordinamento o dalle singole Aree.
- Pomeriggio: allenamento.
- GIOVEDÌ
- Mattina, circa 1 o 2 volte al mese: Vengono presentate dagli staff nuove esercitazioni in aula e successivamente provate sul campo dagli stessi.
- Pomeriggio: allenamento.
- VENERDÌ
- Primo pomeriggio: confronto coordinamento/staff rispetto alla settimana trascorsa, con la presenza dell’equipe psicopedagogica campo e residence. In questo incontro si discutono problematiche dei ragazzi che influiscono sul rendimento in campo.
- Pomeriggio: allenamento.
1 L’Area Video durante la settimana riprende gli allenamenti e prepara le clip per gli allenatori e il Coordinamento, esegue ricerche e studi delle nostre squadre e di alcune squadre europee di club o nazionali su temi tecnici e tattici.
Oltre alle sedute di allenamento sul campo, gli staff propongono momenti di video-analisi con il proprio gruppo squadra, a reparti o individuali, con scopi didattici, una o due volte nel corso della settimana.
Tutti gli incontri formativi del mattino sono aperti anche alle figure professionali dell’Attività di Base.
Il confronto è quindi alla base del percorso formativo delle figure adulte e si sviluppa secondo dinamiche orizzontali, e non nella classica logica top-down, favorendo così un clima di lavoro generativo.
Riteniamo infatti che al fine di creare un percorso che possa garantire la crescita del talento (Capitale Umano) è necessario aumentare il livello di competenza degli adulti (Capitale Umano) che concorrono alla formazione dello stesso.
Sempre in un’ottica formativa la richiesta alle nostre squadre è quella di proporre un gioco basato sul possesso palla poiché’ riteniamo che tale modalità tenga conto di come l’apprendimento avvenga attraverso la ripetizione dei gesti (aspetto quantitativo) ma che tale apprendimento, possa realizzarsi solo ‘in situazione’, impegnando cioè il giocatore dal punto di vista cognitivo attraverso, ad esempio, continue richieste che chiamino in causa la capacità e la velocità di scelta e che tengano conto dei numerosi stimoli a cui i giocatori devono rispondere nel corso della gara (aspetto qualitativo).
A tal proposito l’Area Atletica guidata dal Prof. Domenico Gualtieri, grazie all’ utilizzo della tecnologia Gps, ha definito il modello prestativo delle nostre squadre (dall’U19 all’ U15), mettendo i dati a disposizione delle altre Aree affinché’ nella programmazione degli allenamenti si tenesse conto della lettura e interpretazione degli stessi.
Alleniamoci come vorremmo giocare e proviamo a giocare nel modo in cui ci alleniamo!
Gli allenamenti prevedono infatti, a seconda delle fasce d’età un utilizzo del pallone dell’80% nella seduta di allenamento.
L'allenamento tiene conto di alcuni elementi fondamentali che concorrono a favorire l'apprendimento:
Per essere motivato il giovane deve continuamente ricevere nuovi stimoli e, pertanto, le esercitazioni devono cambiare con una certa frequenza.
Occorre che il ragazzo capisca perché svolge un determinato esercizio e quali sono gli obiettivi dello stesso.
La verifica dei miglioramenti individuali e del collettivo permette ai ragazzi di tenere alta la motivazione allo svolgimento delle proposte di lavoro generando così un circolo virtuoso che favorisce l'apprendimento.
I macro-principi che costituiscono l'asse portante della nostra didattica sono:
- l'occupazione degli spazi
- i tempi di gioco
- la condizione numerica
Questi principi sono determinati dalle seguenti variabili:
- palla
- avversari
- compagni
Sempre per ragioni didattiche abbiamo suddiviso il gioco in 5 fasi:
- 3 di possesso palla:
- Costruzione
- Gestione
- Finalizzazione
- 2 di non possesso palla:
- Reazione alla palla persa
- Fase difensiva organizzata
È chiaro che, nel nostro approccio metodologico, queste fasi non possano essere considerate separatamente.
Tenere insieme la complessità è un obiettivo che deve essere ricercato in ogni seduta d'allenamento. In altre parole si parte dal gioco e dalla sua complessità per poi eventualmente scomporre e semplificare (ma non troppo) per favorire l'apprendimento da parte dei giovani calciatori.
Non esiste, infatti, vero apprendimento se non sperimentato in situazione reale.