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I progetti

Condividiamo con i giovani i valori dello sport, per aiutarli ad affrontare la vita in modo positivo


Sport for Change è un programma realizzato da Fondazione Milan, che nasce con lo scopo di dare un supporto ai ragazzi da 12 ai 24 anni che, per cause differenti, sono a rischio dispersione scolastica o sono già entrati nei circuiti penali.

L’obiettivo è quello di far riprendere gli studi o sostenere i giovani nel percorso di reintegro sociale.

Il programma prevede la costituzione di presìdi, all’interno dei quali i ragazzi – segnalati da scuole, servizi sociali, realtà educative ed enti aggregativi che insistono su uno specifico territorio - vengono accompagnati in un percorso annuale così strutturato:

  1. avviamento alla pratica sportiva
  2. laboratori ludico espressivi
  3. attività di orientamento e consulenza professionale per aiutare i ragazzi più grandi ad individuare un proprio progetto lavorativo;
  4. accompagnamento psico-educativo individuale.

In questo percorso i giovani beneficiari sono seguiti da un’equipe composta da tecnico sportivo, educatore e psicologo.

La stagione 2016/2017 ha segnato un momento importante nello sviluppo del programma.

Da un lato sono stati raccolti i frutti di tre anni di lavoro nei territori di Bollate, Limbiate e Bernareggio. Le scuole, riconoscendo i benefici dell’iniziativa hanno inserito la proposta di Fondazione Milan all’interno del piano di offerta formativa; questo ha permesso anche di coinvolgere gli insegnanti in una valutazione più completa e consapevole dei ragazzi coinvolti nel programma, registrando eventuali cambiamenti nel corso dell’anno scolastico attraverso un apposito questionario messo a punto dallo staff di Fondazione.

I genitori, superando le ultime diffidenze, si sono dimostrati dei veri e propri alleati nel percorso educativo dei propri figli, integrandosi al lavoro dello staff e favorendo il raggiungimento degli obiettivi definiti per ciascuno. Infine, le associazioni sportive dilettantistiche, perno di questi tre presìdi, sono state chiamate ad investire nella costituzione e formazione di un proprio staff dedicato che ha affiancato chi ha implementato il lavoro nelle annualità precedenti. Questo passaggio certamente impegnativo è stato fatto per lasciare in eredità un modello di intervento sociale sul territorio.

La stagione 2016/17 ha visto anche nascere nuovi presidi, frutto dell’esperienza maturata nei tre anni precedenti. Sono state infatti avviate delle attività nelle zone 4 e 5 Milano, oltre che nel Comune di Vimodrone. Tre nuovi presìdi a Milano, a cui si aggiungono il presidio di Napoli e Roma, per un totale di otto presìdi dedicati a questo programma su base nazionale nella stagione 2016/17.

La scelta di investire su nuove progettualità nasce dal desiderio di ampliare la rete territoriale, consolidare e sviluppare il modello di lavoro, alla luce anche delle osservazioni e delle valutazioni effettuate sul campo.

Lo sviluppo del lavoro sui nuovi presìdi nasce innanzitutto da una gestione interamente condotta da uno staff di Fondazione Milan, che ha permesso un monitoraggio delle attività molto più puntuale e costante. Project manager, allenatori, educatori e psicologi sono stati selezionati, formati e guidati da un coordinamento interno alla Fondazione. Con queste figure professionali, il numero di risorse umane impiegate su questo programma ha raggiunto nella stagione le 23 unità, oltre i tecnici di laboratorio.

La selezione delle zone di intervento nasce incrociando i dati dei bisogni ai quali cerchiamo di dare risposta con la disponibilità di partner aperti a una collaborazione con Fondazione Milan. Così le Zone 4 e 5 di Milano – sulle quali Fondazione Milan aveva già avviato una sperimentazione nelle scorse stagioni - sono alcune delle più critiche per quanto riguarda la dispersione scolastica nel capoluogo lombardo, mentre i presìdi di Vimodrone e Roma sono stati sviluppati in collaborazione con enti che hanno esperienza con i minori in conflitto con la legge. L’intervento su Napoli, infine, anche per la storia di una collaborazione nata nel 2011, ha inteso lavorare su entrambe le categorie di beneficiari, contando anche su un rapporto privilegiato con il carcere minorile di Nìsida. 

In ciascuno dei nuovi presìdi è stato implementato il modello di intervento già testato nelle precedenti esperienze, arricchito da nuovi e più coinvolgenti laboratori, da una programmazione dell’attività sportiva ancora più integrata con gli obiettivi educativi, da iniziative di apertura al territorio con vocazione altamente inclusiva.

Perno di ogni nuovo intervento è stata ovviamente la costruzione della rete territoriale, fondamentale sia per la fase di reclutamento dei ragazzi sul territorio, sia per la costruzione del percorso individuale. La rete è così diventata un reale alleato nel supporto all’inclusione dei ragazzi, ai quali si è cercato la sintonia di lavoro e di obiettivi tra le diverse realtà che intercettano la loro vita di adolescenti, talvolta con un bisogno di maggiore attenzione o accompagnamento

Il programma nel corso della stagione, ha potuto raggiungere circa 150 beneficiari diretti: bambini e giovani che hanno fatto un percorso di inclusione attraverso lo sport e ai quali abbiamo cercato di dare l’opportunità di sviluppare il proprio talento e coltivare i loro sogni e le loro passioni.

Il programma Sport for All è nato con l’obiettivo di dare ai bambini e ai ragazzi diversamente abili la possibilità di fare sport, con un’attenzione particolare: allenarsi e giocare insieme ai loro coetanei normotipici. Per dare concretezza a questo impegno, Fondazione Milan ha scelto di ricercare le migliori esperienze nell’ambito sportivo e/o nella presa in carico di persone con disabilità dando vita ad alleanze capaci di favorire esperienze significative ai beneficiari delle singole iniziative.

Questo modus operandi ha permesso di sperimentare, nel tempo, risposte ed azioni diverse, ciascuna in grado di raggiungere l’obiettivo prefissato.

Tale approccio è stato confermato anche nel corso della stagione 2016/2017 dove Fondazione Milan si è impegnata su quattro iniziative nel territorio lombardo.

Tutte queste progettualità sono state accomunate dalla volontà di verificare ancora una volta la potenza dello sport come collante sociale di fronte alla disabilità, declinando poi obiettivi più specifici:

  • usare lo sport come strumento educativo ed abilitativo per le persone con disabilità;
  • sfruttare le potenzialità dello sport di trasmettere contenuti valoriali importanti per strutturare un percorso di accompagnamento a contatto con la diversità;
  • utilizzare lo sport per favorire l’incontro con persone normodotate disponibili a mettersi in gioco con persone con disabilità in contesti non identificati come luoghi di cura.

PlayMore! Special è una delle iniziative che ben sintetizza questo lavoro. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Fondazione Milan e PlayMore – associazione sportiva di Milano che coinvolge appassionati sportivi di ogni età, genere, abilità e nazionalità all’interno di progetti ed eventi di aggregazione sociale. Il progetto è nato dall’esigenza di dare, attraverso lo sport, una risposta concreta al tema dell’integrazione sociale e del protagonismo delle persone con disabilità, oltre che della partecipazione attiva della cittadinanza.

Fungendo da collettore per le esigenze del territorio, PlayMore! Special ha raccolto le segnalazioni delle associazioni e cooperative locali, coinvolto i giovani atleti con disabilità da queste segnalati e costruito attività allargate che permettano l’interazione con altri sportivi, tecnici e volontari.

Il progetto è stato strutturato in due macro attività:

  • un corso di calcio integrato con allenamenti settimanali, gestito da un istruttore ed un educatore ed è aperto a 12 ragazzi con disabilità e a 6 giovani volontari.
  • un calendario di eventi sociali, occasioni utili a creare un confronto tra gli atleti iscritti al corso e quelli di altre organizzazioni presenti sul territorio Milanese. Ogni appuntamento è stato pensato per essere un momento di sensibilizzazione allo sport integrato, ma soprattutto una festa per giocatori, familiari, amici e tutta la cittadinanza del quartiere.

Oltre alle 4 progettualità su cui si è concentrato il lavoro dell’intera Stagione, Fondazione ha proposto per il quarto anno consecutivo l’esperienza degli Special Soccer Camp. L’iniziativa è nata dalla collaborazione con Milan Junior Camp ed ha l’obiettivo di integrare nei camp estivi bambini e ragazzi con disabilità, permettendo a tanti ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale e ragazzi a sviluppo tipico di giocare insieme scoprendo le differenze come ricchezza, uniti da un’unica grande passione: lo sport.

Per realizzare il progetto la Fondazione lavora sia con i gestori dei camp sia con le associazioni che si occupano di disabilità e che fanno da tramite con i ragazzi e le loro famiglie. Il progetto pone il calcio in generale e l’esperienza del camp in particolare, come strumento di integrazione per rispondere a diversi tipi di difficoltà: disabilità fisica, disagio psichico e disagio sociale.

Per l’estate 2017 sono stati individuati quattro interventi specifici, sia nella formula city che quella residenziale con il pernottamento:

  • Milan City Camp di Milano, realizzato presso il centro sportivo Cimiano in collaborazione con AITA Onlus dove un gruppo di 10 bambini affetti da disturbo dello spettro autistico ha frequentato tre settimane di camp. I ragazzi del progetto, oltre che dagli allenatori, sono seguiti dai tutor di AITA, psicologi o psicopedagogisti con un rapporto di 1:1/1:2 e supervisionati da medici specialisti in Neuropsichiatria Infantile che afferiscono a strutture sanitarie nazionali. La presenza e collaborazione di tutor specializzati e di allenatori qualificati garantisce una risposta adeguata e professionale agli specifici bisogni dei ragazzi, favorisce l’integrazione e ottimizza l’impatto sulle famiglie le quali possono percepire un maggiore benessere, con la consapevolezza di aver trovato uno spazio competente ed adeguato, dove far vivere ai loro figli delle ore di gioco e serenità.
  • Sempre in collaborazione con progetto AITA è stato realizzato il camp a San Martino al Cimino (VT) dove 5 bimbi seguiti dall’associazione hanno condiviso una settimana insieme ad altri 45 ragazzi 
  • Milan Junior Camp Lignano Sabbiadoro, realizzato in collaborazione con BRIANTEA84: otto ragazzi con disabilità intellettiva hanno frequentato il camp dal 30 luglio al 5 agosto - Briantea84 A.S.D. promuove attività sportiva per persone con disabilità, in particolare rivolgendosi ai giovani.
  • Special Soccer Camp Napoli, realizzato presso in collaborazione con SSD Europa di Napoli e AITA Onlus rivolto a quindici ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico.

Gli Special Soccer Camp sono un’esperienza straordinaria, capace di generare una piena integrazione, attraverso lo sport e il gioco, di ragazzi normodotati e ragazzi con disabilità dello spettro autistico o ritardi cognitivi e relazioni. Per questo Fondazione Milan ha deciso di confermare la partecipazione alla Europ Assistance Relay Marathon come momento privilegiato di promozione del progetto e di raccolta fondi necessari alla nuova edizione dell’estate 2017. Sono stati tanti i runner che il 2 aprile 2017 hanno deciso di correre a fianco della public charity legata ai colori rossoneri attivandosi anche come fundraiser. Molti amanti della corsa hanno trovato nel sostegno ai progetti di Fondazione Milan una motivazione in più per allacciarsi le scarpette ai piedi e sfidare se stessi sulla distanza. Alla staffetta non competitiva hanno partecipato 160 runner per 40 staffette. A questi si sono aggiunti 5 atleti che hanno deciso di cimentarsi nell’intera maratona. Sono stati raccolti oltre 22.000 euro, anche grazie alla generosità di Alfaparf Milano che hanno coinvolto i propri dipendenti come runner nella maratona, e GeneralFinance che ha istituito una raccolta fondi e messo in palio un premio generosità.

Il lavoro fatto nel corso dell’anno è stato impegnativo e ricco di soddisfazioni. Fondazione Milan ha voluto organizzare la festa di chiusura della stagione 2016/2017 di Sport for All, svoltasi il 10 giugno 2017 presso il Centro Sportivo Cimiano.  L’evento ha visto i tanti ragazzi, protagonisti delle diverse progettualità, vivere una mattinata di sport, gioco ed esercitazioni sul campo. Una vera e propria festa che è stata anche la narrazione del percorso di Sport for All  durante la stagione appena conclusa e che ha coinvolto oltre 500 tra bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità.

KPI Sport for All2016/2017
Beneficiaricirca 680
AREA PROGETTUALE
Ragazzi inseriti in gruppi squadra integraticirca 550
Numero di Partner7
Sport praticati8
(calcio, golf, karate, basket, nuoto,
danza, canottaggio, orienteeting)
Numero di competizioni agonistiche3
AREA SPECIAL SOCCER CAMP
Ragazzi iscritti al programma296
Numero di format2 format
(city, residenziale)
Durata del programma9 settimane
Organizzazioni no-profit partner3

Fondazione Milan ha tra i suoi obiettivi promuovere il valore della persona, dello Sport e del Fair Play. Per questo è nato il programma Sport for Values che è stato implementato, anche per la stagione 2016/2017, secondo una modalità di lavoro già sperimentata nelle passate annualità.

La proposta è quella di creare momenti in cui atleti professionisti e personaggi pubblici positivi si mettono in dialogo con i giovani, raccontando la loro esperienza, grazie al coinvolgimento di scuole, parrocchie, centri aggregativi, associazioni sportive dilettantistiche.

Attraverso questi momenti informali è più facile far emergere lo spessore di figure normalmente conosciute per le proprie performance professionali, non per le proprie qualità umane.

La carriera di uno sportivo, ad esempio, è fatta di sacrifici, di fatica, di regole da rispettare, di obiettivi da raggiungere, di sfide da superare. Valori che trascendono il mondo dello sport, valori da sempre al centro di ogni attività di Fondazione Milan.

Nel corso della stagione 2016/2017 sono stati organizzati 4 incontri che hanno coinvolto calciatori della Prima Squadra, Glorie rossonere e sportivi del mondo della scherma.

Dato il successo di questi incontri, Fondazione Milan ha voluto arricchire il programma con una serie di momenti pensati per coinvolgere le squadre del Settore Giovanile del Milan e, laddove possibile, i dipendenti del Club.

In questa stagione sono state coinvolte tutte le squadre del vivaio rossonero, dai Pulcini 2009 fino ai ragazzi della Primavera accompagnati, in un abbinamento mirato ai giovani protagonisti dei progetti di Fondazione Milan. Il calendario dell’attività congiunta è stato pensato per trasmettere ai giovani rossoneri i valori della diversità e la cultura dell’inclusione e per scoprire come ogni difficoltà si possa trasformare in un’occasione di crescita. Mentre con i ragazzi seguiti da Fondazione è stata l'occasione per continuare il lavoro educativo in particolare sul senso dell'adattamento, della sfida competitiva e dell'ascolto dell'altro.

Le attività sono state pensate in coerenza con il lavoro sviluppato dall’inizio della stagione e in consonanza con l’età dei giocatori coinvolti. Ogni affiancamento, infatti, ha coinvolto una squadra proveniente dai progetti promossi da Fondazione Milan e una squadra della stessa età del Settore Giovanile. Per i ragazzi dei progetti di Limbiate e Bollate sono stati organizzati un allenamento e un incontro con le squadra 2003-2004 del Milan e del Milan Femminile.
I 2005, invece, hanno incontrato gli ospiti della Fondazione Don Gnocchi al Centro Sportivo Vismara. I giocatori del Milan U15 hanno visitato la Fondazione Sacra Famiglia, che si occupa di accogliere e assistere persone con disabilità. Gli Under 16 hanno infine visitato la Comunità Kayros di Vimodrone, presidio che accoglie ragazzi in regime di detenzione – semilibertà, coinvolti in percorsi di recupero, e giovani provenienti da contesti di grave disagio sociale.

Infine, un ultimo appuntamento ha visto protagonisti alcuni dipendenti del Milan, i ragazzi del Settore Giovanile rossonero e gli atleti di PlayMore! Special, una delle progettualità nate per dare, attraverso lo sport, una risposta concreta al tema dell’integrazione sociale e del protagonismo delle persone con disabilità. Gli ospiti rossoneri sono stati coinvolti in una delle tappe del “Circuito Special”, competizione parallela alla “Coppa dei Quartieri” di Milano, il cui obiettivo è coinvolgere i ragazzi delle scuole medie, non inseriti nei circuiti sportivi tradizionali in un torneo multi sport di pallavolo, calcio e atletica. Dividendosi in gruppi gli invitati hanno partecipato al triangolare in programma diventando da subito parte integrante dei gruppi squadra. Un’opportunità di crescita per tutti che dimostra, ancora una volta, la grande forza dello sport nell’abbattere le barriere. Un ringraziamento speciale va a Marco Sfreddo (recentemente vincitore ai Mondiali di calcio della FIFDS - International Football Federation For People With Down Syndrome) e Matteo Ambrosini, entrambi protagonisti di Coppa Quartieri – Circuito Special che, in preparazione dell’incontro, nella serata precedente hanno presentato la propria esperienza ai ragazzi del residence del Settore Giovanile rossonero. Senza sottrarsi alle domande dei ragazzi hanno dato la loro particolare visione dello sport e dei concetti di sacrificio, fatica, rispetto e propensioni agli obiettivi. Valori che sono fondamentali nello sport, ma che sono imprescindibili anche nella vita quotidiana. Il programma con il Settore Giovanile ha interessato circa 650 minori e molto importante è stato il contributo di tutti gli adulti coinvolti, staff tecnici in primis.

Fondazione Milan ha consolidato un modello di lavoro che si sviluppa su tre linee programmatiche. A queste se ne affianca una quarta – dedicata all’Emergenza – che esprime la volontà della Fondazione di intervenire in contesti colpiti da calamità naturali o in cui la situazione economico sociale richiede una particolare attenzione.

C’è un obiettivo trasversale alle diverse iniziative che afferiscono a questo programma, che di fatto è comune a tutti gli ambiti di lavoro della Fondazione: restituire ai bambini e ai ragazzi il diritto al gioco e al divertimento dando vita a spazi sportivi e occasioni di coinvolgimento dei beneficiari in attività ludico-ricreative.

Il 24 agosto 2016 numerosi episodi sismici hanno interessato il Centro Italia, sconvolgendo la quotidianità delle popolazioni delle Marche, dell’Umbria, del Lazio e dell’Abruzzo.

Per manifestare la propria vicinanza, Fondazione Milan ha costituito già nel settembre 2016 un fondo dedicato, per intervenire nella ricostruzione dei luoghi colpiti del sisma. Il desiderio, infatti, è restituire spazi di aggregazione e condivisione e donare, in particolare ai più piccoli, luoghi sicuri per il gioco e la pratica sportiva. Il fondo è stato attivato anche grazie all’impegno di Milan Glorie: il 3 settembre 2016, infatti, si è disputato un match memorabile nell’incredibile cornice nell’Emirates Stadium di Londra, che ha visto la formazione rossonera affrontare le leggende dell’Arsenal. In campo sono scesi grandi stelle del passato di entrambe le squadre, tra cui Robert Pires, Freddie Ljungberg, David Seaman, Paolo Maldini, Marcel Desailly, Cafu e Abbiati. I proventi del match sono stati devoluti all’Arsenal Foundation e a Fondazione Milan che li ha, appunto, destinati al Fondo Terremoto. Nel corso della Stagione le Glorie si sono rese disponibili a partecipare, come testimonial, anche ad altre manifestazioni sportive, nate con l’intento di raccogliere ulteriori risorse da destinare alla causa. Un esempio il charity match di pallavolo sulla neve promosso da Nutrilite e dal Consorzio Turistico di Plan De Corones, che ha visto sfidarsi alcuni protagonisti della storia rossonera e le professioniste della nazionale italiana di pallavolo.

Anche tutti i membri della Prima Squadra  sono stati tra i primi a rispondere alla call to action lanciata da Fondazione. Grazie alla disponibilità dei calciatori sono state attivate una serie di aste grazie alle quali gli appassionati si sono potuti aggiudicare non solo elementi delle mute da gioco, ma anche la possibilità di trascorrere del tempo con i propri beniamini.

Grazie al contributo di tanti sostenitori, sono stati raccolti oltre 220.000 euro, che saranno investiti su queste progettualità:

  • ristrutturazione del campo sportivo di Amatrice, in collaborazione con Lega Serie A e B Solidale;
  • costruzione di un parco giochi all’interno della scuola materna di Pieve Torina (MC) e costruzione di aula polifunzionale all’interno della scuola materna di Eggi (PG), in collaborazione con Fondazione Francesca Rava.

Il termine dei lavori e la consegna degli spazi è prevista nei primi mesi del 2018, nella speranza di poter aggiungere a queste iniziative anche la realizzazione di un campus estivo dedicato ai bambini e ai ragazzi di Amatrice e dei comuni limitrofi, per animare quei luoghi e riportare il diritto al gioco in un contesto ancora così problematico.